“Oh vedi tu là quella bellezza di testa virile […]”. “Sì la vedo, la vedo! E’ proprio una testa! – […]”
Poi come se Essa non mi fosse accanto, ma lassù: “Vedi a sinistra una testina di donna? Tutta di luce bianchissima? Quanto somiglia a te, col pesante tesoro dei tuoi capelli biondi […]
Essi due si baciano! E mi posi ad atteggiarle il viso”. Le misi la mano nella capigliatura opulente.
Zamboni F., Pandemonio,
Il bacio nella Luna, ricordi e bizzarrie, 1911, pag. 58.