Ecco i 25 angoli più colorati della costellazione del Cefeo: astri singoli, doppi e tripletti stellari, tutti fotografati facendoli danzare nel campo dell’oculare per meglio riprendere le loro intense sfumature cromatiche.
Una tecnica visuale dal bel risultato anche fotografico, di cui il poeta Filippo Zamboni ne fece un vero e proprio manifesto poetico:
«Le stelle aprendo ali di colori, […] fanno un mulinello variopinto, un gioco sorprendente, […] come uno spettro senza prisma; cinture di Venere […] serpeggiamenti, nodi e orbite di luce […], spirali che anelano di ritornare stelle».
Filippo Zamboni
Sono tutti scatti singoli presentati in un unico coloratissimo mosaico, – il primo di molti altri – in cui gli astri, in base alla forma che mostrano, si può dedurre se nell’oculare fossero soli, in coppia o multipli.
Con Filippo Zamboni la loro sistematica ripresa si riveste di poesia, diventa un motivo per parlare di letteratura, un seducente invito alla spettroscopia ed un originale modo per contemplare il cielo nelle infinite sfumature delle stelle che lo abitano.
Dopo molti ripensamenti, idee e giochi di parole, il nome che ho scelto per definire queste stelle danzanti, è quello di Ghirigori: oltre ad essere infatti la prima cosa che ricordano, il termine sa bene suggerire la leggerezza della loro contemplazione e l’aspetto ludico della loro ripresa.
La loro prima pubblicazione è avvenuta sulle pagine di Coelum Astronomia del febbraio 2023.
Forme e colori, che oggi, come tante “stelle filanti”, SOFFIO verso tutti gli appassionati di questo Carnevale Celeste che è il Cielo Stellato!
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Cieli colorati!