In queste sere nella volta celeste brilla una stella in più. Non é così luminosa da distinguersi da tutte le altre e non è T Coronae Borealis che attendiamo di vedere da un momento all’altro.
Eppure sarà presente negli scatti della Via Lattea che in questo periodo molti si dilettano a fare: io l’ho ritrovata anche in scatti di oltre un mese fa, anche se meno luminosa.
Parlo di Chi Cygni, una delle stelle variabili più famose del cielo perché – come poche altre – capace letteralmente di apparire e scomparire dalla volta celeste a distanza di circa un anno: dopo aver sfiorato la magn. +14 così da diventare invisibile pure ai piccoli telescopi, in circa 6 mesi sa infatti raggiungere la magnitudine +5 divenendo visibile ad occhio nudo sotto cieli bui, aggiungendosi alla numerosa schiera di astri che disegnano la Via Lattea estiva.
Per rivederla bisognerà aspettare circa 400 giorni, per cui conviene non lasciarsela sfuggire, osservandola anche solo con un binocolo per chi vuole tentare dalla città.
Eccola ripresa ieri con la sua sfumatura ranciata all’oculare del dobson da 12″ e a 76x attraverso uno Huawei p30 pro ISO51200 1/4s e con tutta la Via Lattea con lo stesso smartphone ad ISO1250 e 20s di posa. Scatti singoli.
Il 9 agosto 2024 l’immagine è stata selezionata come EPOD.