Ecco alcuni scatti di ieri della Luna al primo giorno accanto al campanile della Basilica di Santa Maria Maggiore di Roma, il più alto della città (75m).
In molti ricorderete che in questa bellissima Basilica è presente la LUNA dipinta dal Cigoli – tra il 1610 e il 1612 – ai piedi dell’Immacolata Concezione, famosa per essere stata rappresentata con tanti crateri proprio come le descrizioni e i disegni che Galileo Galilei, amico dell’artista, aveva pubblicato nel Sidereus Nuncius nel 1610.
Ma è meno noto che anche un’altra LUNA lì presente ha qualcosa da raccontare, come riporta il prof. Enrico Parlato in un articolo di qualche anno fa.Nel magnifico mosaico dell’abside infatti, opera di Jacopo Torriti del 1269 – oltre tre secoli prima delle scoperte di Galileo – è presente una Luna con i relativi Mari lunari. Racconta Parlato che durante il restauro del 1999 potendo ammirare il mosaico più da vicino, ci si accorse che le macchie disegnate sulla faccia di quella Luna riproducevano due sagome umane identificabili con Caino nell’atto di uccidere Abele.
Un’antica tradizione popolare infatti, molto diffusa in Europa, vedeva nelle macchie scure visibili nella Luna le sembianze del cosiddetto “Uomo nella Luna”. E nel contesto cristiano, quell’anonimo uomo lì esiliato per una grave colpa, è stato talvolta identificato con Caino, primogenito di Adamo. La tradizione era così popolare che lo stesso Dante – qualche decina di anni dopo – la citerà anche nella Divina Commedia (Inf XX 126; Par II 49).
È stata proprio una bella coincidenza allora, beccare la Luna lì, proprio ora che sto approfondendo le tradizioni intorno alle macchie lunari. Tema che avrò il piacere di raccontare nei prossimi numeri della rivista SPAZIO Magazine e che fanno di questa chiesa “La Basilica delle Lune”.
Singoli scatti con Nikon coolpix p510 ISO400 1s. La Basilica era ad oltre 500m di distanza. Nel momento dello scatto la Luna era alta circa 5° dall’orizzonte.