Ecco in una sola occhiata i colori di tutte le stelle fino alla sesta magnitudine che disegnano le costellazioni del BOOTE e della CORONA BOREALE.
Sono oltre 100 astri ripresi uno ad uno volutamente fuori fuoco e posti in scala secondo la magnitudine apparente di ciascuno per meglio immaginare come apparirebbero queste costellazioni se i colori delle loro stelle fossero visibili ad occhio nudo.
La più luminosa è Arturo, il Guardiano dell’Orsa Maggiore – costellazione oramai visibile in prima sera ad Est perché appena uscita dal letargo invernale – e che Arturo, a causa della rotazione terrestre sembra inseguire nella volta celeste proprio come descrive il nome che porta.
Assieme alle stelle luminose vicine disegna la costellazione di Boote, il Pastore degli astri dell’Orsa Maggiore e Mandriano dei sette buoi del Grande Carro.
Chissà di quali dettagli si sarebbero arricchiti i miti se i colori di questo pastore celeste fossero stati visibili ad occhio nudo. A saperlo le grandi religioni del mondo lo avrebbero probabilmente preso come esempio per parlare del loro dio.
E che dire della Corona Boreale postagli accanto? Alla luce di queste sfumature quel DIADEMA immaginato dai greci appare ancora più prezioso. E lo stesso si direbbe del mitologico PIATTO “rotto” come invece lo interpretavano gli arabi, soprattutto per i colori di tutti quei disordinati astri che sembrano ricordare il resto dei cocci ancora sparsi nel cielo.
Astri dalle innumerevoli sfumature che sanno rappresentare tutte le classi spettrali più note e che ordinati in semplici scale cromatiche sanno rivelare l’incantevole relazione che esiste tra il colore e la classe spettrale di una stella.
📷 Dobson 18″ – smartphone A5