Da poche settimane c’è una stella in più
che brilla nel nostro cielo stellato:
questa nova infatti è tra le più luminose
degli ultimi tempi, tanto che per osservarla
basta già solo un piccolo binocolo.
E’ infatti l’oggetto più luminoso
a metà strada tra le stelle phi e delta Sagittarii.
In queste sere nel cielo del tramonto
è possibile osservare la congiunzione Venere-Marte.
Il fenomeno è ancora più interessante
in quanto una sottilissima falce di Luna
è visibile non troppo lontano da loro:
un terzetto di astri luminoso davvero incantevole, ma non solo…
L’osservazione di questo sassone di circa 350 metri
transitato a circa un milione di km dalla nostra te..sta
ha regalato uno spettacolo davvero esclusivo:
è stato sorprendete infatti riuscire a percepire
secondo dopo secondo, il suo slalom tra le stelle
che gli facevano da sfondo..
..questo soprattutto grazie alla notevole distanza
che ci separava da lui, elevanta abbastanza da trasformare
il tremendo passaggio di una montagna celeste ad altissima velocità
in un fioco puntino che si mimetizzava tra le stelle 😛
Non parlo ovviamente dell’Euphorbia pulcherrima, la tipica pianta ornamentale del periodo natalizio ma di una vera stella, una variabile al carbonio che brilla nella costellazione di Orione.
I cieli invernali hanno una limpidezza maggiore
rispetto a quelli estivi, che consentono di raggiungere
magnitudini sempre più basse.
E così, senza troppa speranza di riuscirci,
ho tentato l’osservazione visuale di (99) Dike
che in queste sere sta transitando
tra le costellazioni dell’Auriga e della Lince
con una magnitudine di +13,9!!