Ieri sera dalle collinette del Divino Amore di Roma abbiamo guardato il cielo stellato come l’opera d’arte di un Grande Architetto.
Accompagnati dalle parole di Galileo, l’apparente “imperfezione” di una Luna così simile alla Terra e la disposizione casuale delle stelle nella volta celeste non sembrano affatto diminuire l’armonia che caratterizza il COSMO, ma anzi, ne aumentano la bellezza e diventano esse stesse tracce del divino.
Grandissima mi par l’inezzia di coloro che vorrebbero che Iddio avesse fatto l’universo più proporzionato alla piccola capacità del loro discorso, che all’immensa, anzi infinita, Sua potenza
Galileo Galilei, Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.