Nell’ultimo numero di UniversoLQ, rivista spagnola trimestrale e digitale curata da Miquel Duart, c’è anche il mio articolo intitolato 180 años de un cielo colorido sobre Roma.
Sono passati esattamente 180 anni infatti da quando Benedetto Sestini cominciò a descrivere in modo sistematico i colori di tutte le stelle visibili ad occhio nudo.
Un progetto che lo portò letteralmente a “dipingere” il cielo e a farci vedere a colori quelle costellazioni che da sempre abitano la volta celeste e di cui si conoscevano solamente pochissime sfumature.
Con le sue osservazioni ha fatto di Roma il primo palcoscenico di questo spettacolo cromatico e dell’Italia la patria dei colori stellari.