Ai piedi dei maestosi Ginkgo biloba di Villa Sciarra a Roma, in questi giorni rivestiti dai colori più belli dell’anno, non potevo fare a meno di cercare Venere tra le cime dei loro rami.
Il pianeta dell’amore – anche se oramai lontano e dal diametro angolare molto piccolo – resta sempre fortemente luminoso tanto da poter essere visto ad occhio nudo anche in pieno giorno.
Che bello vederlo sfiorare le giallissime foglie di questi giganti buoni illuminati dal Sole in una limpidissima giornata d’autunno.
L’etimologia del nome Gingko sembra derivi dal termine cinese “piede di papera” per la forma – ed il colore – delle sue foglie. Ma la tradizione lo chiama anche《albero capelli di Venere》per la somiglianza che esse hanno con quelle della felce Capelvenere.
Roma, 16 dicembre 2023