Il cielo limpido degli ultimi giorni
ha permesso a più di un centinaio di alunni
della scuola primaria e secondaria di Roma
di osservare dalla propria scuola, la superficie della Luna,
il pianeta Venere, Giove accompagnato dai suoi satelliti,
alcune stelle doppie ed ammassi di stelle!
Sette serate osservative lungo le quali
i piccoli osservatori del cielo
si sono intrattenuti con il naso all’insù
per cercare di distinguere le varie caratteristiche
della superficie lunare visibili ad occhio nudo
per poi confrontarle con quelle visibili
attraverso l’osservazione al telescopio.
Alcuni, dopo aver simulato in scala
la distanza e le dimensioni
del sistema Sole- Terra – Luna,
hanno potuto trascrivere in parole
la primissima impressione suscitata
dall’osservazione di una superficie lunare
disseminata di gole, monti e crateri.
Sono poi passati all’osservazione di Venere
che visibile come una sottilissima falce di luna
ha catturato moltissimo la loro attenzione:
la strana immagine osservata al telescopio
attraverso una semplice simulazione
del sistema Sole – Venere – Terra,
si è rivelata facilmente spiegabile
attraverso una semplice questione di prospettiva.
Altri, nei panni di “piccoli galileo”,
hanno invece osservato la Luna e i satelliti di Giove
proprio come fece 400 anni fa il matematico italiano,
riportando le loro osservazioni e le conseguenti descrizioni
su un Sidereus Nuncius costruito apposta per loro:
la semplice serata osservativa, in questo modo
si è trasformata in un interessante salto-nella-storia
a quando per la prima volta un uomo, con un telescopio,
scoprì l’importanza dell’esperienza e delle dimostrazioni
per costruire una scienza che sia vera e verificabile.
Queste dimostrazioni, infatti, tra le varie cose,
lo portrono a scoprire quanto la Luna fosse simile alla Terra,
ad aggiungere al cielo un altissimo numero di stelle
rispetto a quelle che si pensava esistessero,
e soprattutto a verificare che la Terra
non fosse il centro di tutto l’Universo …!
Anche le osservazioni degli alunni della secondaria
attraverso la lettura ad alta voce del Sidereus Nuncius
sulla descrizione dei dettagli della superficie lunare
e del movimento dei Pianeti Medicei, si sono rivestite di storia:
oltre alla Luna e a Giove, l’osservazione è stata dedicata a Mizar
la prima stella doppia scoperta da Benedetto Castelli
fedele amico di Galileo Galilei, con cui i due amici
avevano sperato di dimostrare, purtroppo senza riuscirci,
la mobilità della Terra intorno al Sole.
Concludendo infine con l’osservazione
di quella che Tolomeo chiamava Nebulosa del Presepe,
e che invece Galileo, attraverso il telescopio
rivela essere composta essenzialmente di stelle,
circa una quarantina, come il disegno nel cuo libro
aveva cercato di mostrare …
Cieli colorati!!!
É difficile,oggi, trovare persone che, non solo seguono la propria passione, ma la trasmettono con semplicitá a tutti soprattutto ai bambini! Sei speciale!