È da sempre che agli occhi “dell’astrofilo napoletano” le stelle più luminose della costellazione di Orione ricordano la caratteristica forma della Moka. E lo stesso si può dire della costellazione di Cassiopea, le cui due gobbe circumpolari sembrano imitare quelle caratteristiche dell’orizzonte di Neapolis: il Monte Somma ed il Vesuvio.
Come accaduto nei secoli passati, quando i popoli antichi, riconoscendo nella volta celeste forme e personaggi tratti dalla loro cultura hanno cominciato ad umanizzare il cieli, così in questi ultimi anni assieme ad un Gruppo di astrofili dell’UAN, l’Unione Astrofili Napoletani – associazione di cui faccio parte da oltre 10 anni – ci siamo messi letteralmente a disegnare tra le stelle della volta celeste i principali simboli della città di Napoli.
Scrutando la volta celeste spoglia di costellazioni, abbiamo rintracciato quegli asterismi che come Orione e Cassiopea, per forma o tradizione, si prestavano bene al nostro obiettivo, così da riempirla di tanti simboli della tradizione partenopea.
《L’idea mi frullava nella testa già da tempo, ma poi ho pensato di condividerla con tutti perché sarebbe stato più opportuno che un “cielo di costellazioni napoletane” venisse fuori da un gruppo di “Astrofili di Napoli” piuttosto che da una singola persona. Senza contare che le idee, l’arte e le competenze di molti avrebbero portato un risultato sicuramente migliore e che sarebbe stato anche molto più divertente costruirle ed immaginare insieme》
Ed infatti, grazie alla mano artistica di Ida de Rosa quelle forme immaginate dal Gruppo sono diventate, stella per stella veri e propri disegni; grazie alle competenze informatiche di Gino Civita questi disegni sono stati digitalizzati su Stellarium, uno tra i più popolari software astronomici al mondo. E grazie al team di Stellarium il frutto di questo lavoro è ora gratuitamente fruibile a tutti, in ogni parte del mondo.
Con la fantasia dei vari componenti del gruppo l’asterismo del Grande Carro è diventato il classico Mandolino, l’arco della Corona Boreale la maschera di Pulcinella e la Testa di Medusa, il volto ricciuto del caro Maradona.
E grazie alla loro passione è ora possibile conoscere qualcosa di Napoli attraverso le costellazioni; e allo stesso tempo imparare quelle costellazioni meno conosciute attraverso i simboli di Napoli.
Con questo semplice progetto ci siamo ritrovati ad imitare Annibale de Gasparis che con la scoperta del suo secondo asteroide ha realizzato una “Parthenope nel cielo”.
Noi l’abbiamo semplicemente disegnata tra le stelle, così da poterla visitare e omaggiare, assieme al resto del mondo, mentre guardiamo il cielo.
Qui altre info ed il link per scaricarle su stellarium: https://shorturl.at/i0gdp
Il 20 agosto 2024 Repubblica ha dedicato un articolo al progetto.