Tre stelle doppie dai colori inaspettati

Chi pensa che l’osservazione visuale del cielo sia in “bianco e nero” e quindi cromaticamente poco appetibile, dopo il giallo e l’azzurro percepibile nella maggior parte delle stelle doppie colorate, e l’arancione e il rosso delle principali variabili al carbonio, oltre al fatto che questi 4 colori si alternano tra le coppie colorate in quasi tutte le combinazioni possibili, deve fare i conti con un’altra manciata di doppie dai colori davvero inaspettati!

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Tre aperitivi prima di Albireo

I colori di Albireo

L’impareggiabile bellezza di Albireo, la famosa stella doppia di colore GIALLOAZZURRO visibile d’estate nella costellazione del Cigno, trova in almeno tre stelle doppie visibili tra le notti invernali e primaverili, tre stelle colorate degne di esserle paragonate e che, come tre aperitivi, ne fanno pregustare l’osservazione: iota Cancri24 Chioma di Berenice e 2 Cani da Caccia.

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Osservazione visuale di 3C 273

Migliore immagine di 3C 273
Migliore immagine di 3C 273

Nella costellazione della Vergine si trova un puntino di magn. +12.9
apparentemente insignificante ma che è invece l’oggetto celeste
più distante che abbia mai visto: il quasar 3C 273,
lontano circa 2 miliardi e mezzo di anni luce!!

Dal cielo cittadino l’osservazione non è facile
e ciò che si vede è solamente un puntino in visione distolta:
dopo tutto il tempo impegato e tutto lo spazio attraversato
vale però la pena dare un’occhiata a questo pizzico di luce,
giusto perché non vada tutta “sprecata”…

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SS Virginis: un tizzone ardente con forti variazioni cromatiche!

I colori di SS Vir – smartphone + dobson 18″ – X285 – ISO800 – fouri fuoco

Non lontano da Zaniah, astro di colore azzurro, brilla un puntino dall’intenso colore ARANCIONE-RAME: è la stella SS Virginis, una delle più luminose variabili al carbonio visibili nel cielo.

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Galileo e il fantasma di Giove

Autografo di Galileo

Il mattino del 15 Agosto del 2012, in occasione del più o meno raro transito contemporaneo delle ombre di Io ed Europa su Giove, rimasi fortemente sorpreso dall’essere riuscito ad osservare il fenomeno nei suoi dettagli  fino a quando il Sole, alto 20° sull’orizzonte, avendo superato i palazzi vicini, stava ormai illuminando anche me.

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