
Nella frescura di queste sere d’estate ho portato a termine
l’osservazione sistemantica di altre due intere costellazioni:
quella della Corona Boreale e quella di Cassiopea.
Continua a leggere La META’ del CIELO: Corona Boreale e Cassiopea
Nella frescura di queste sere d’estate ho portato a termine
l’osservazione sistemantica di altre due intere costellazioni:
quella della Corona Boreale e quella di Cassiopea.
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Il forte desiderio di cominciare questa piccola grande impresa
ha portato già i suoi risultati, che per quanto minimi
sono sicuramente un buon inizio.
Ed infatti ieri sera ho sistematicamente osservato interamente
le due piccole costellazioni della Freccia e del Triangolo:
tutti i fotoni provenienti da ogni angolo dell’Universo
nei confini di queste due costellazioni sono entrati nei miei occhi!!
Ieri notte mi sono dedicato agli oggetti del Sistema Solare:
-ho cominciato con l’osservazione di Nettuno, non lontano da sigma Aqr
e poi con Urano, non lontano da epsilon Psc ..
osservando la loro piccola forma sferica e la loro colorazione
azzurra e verde-acqua rispettivamente..
Urano è in effetti uno dei pochissimi oggetti “verdi” del cielo.
Le infinite sfumature dei colori, dopo un po’ di allenamento, possono essere facilmente percepite anche nei colori delle stelle. E così, oltre al semplice bianco-freddo della maggior parte di esse, alcune doppie colorate presentano una tonalità più chiara di celeste che non avrei paura a definire TURCHESE.
Continua a leggere Il giorno nella notte: due doppie color cieloTra le meraviglie celesti da osservare durante le notti estive non possono mancare queste due stelluzze semi sconosciute, perché seppure poco luminose, all’occhio che le osserva salta immediatamente la forte colorazione che presentano, sono infatti tra le stelle più rosse del cielo.
Continua a leggere T Lyrae e S Cephei: l’autunno d’estateSotto il cielo buio della cittadina di Itri,
in compagnia di due temerarie amiche
gentilmente “costrette” ad aspettare orari scomodi,
porto a casa l’osservazione di (96) Aegle
che mi aveva fatto tanto penare l’estate scorsa
quando, nonostante le varie trasferte in montagna,
non riuscivo ad osservarlo perché bassissimo sopra l’orizzonte..
e (62) Erato, non molto lontano dall’altro, ma un po’ meno luminoso,
raggiungendo la magnitudine +13.6 tra Capicorno e Aquario.
In un contesto come quello di Galileo, dove lo spazio oltre la Terra, considerato perfetto e divino, apparteneva totalmente al mondo della religione, la scoperta della montuosità della Luna e l’affermazione del suo essere come la Terra, comportavano una serie di conseguenze che ovviamente andavano ben oltre il campo scientifico.
Continua a leggere Galileo e la vita sulla Luna