L’umidità e la foschia ci hanno fatto compagnia per tutta la prima parte della notte. Erano così fitte che la Luna e Giove apparivano particolarmente arrossati ed a sud riuscivamo a malapena a vedere qualche stella! A Nord invece si percepivano senza difficoltà tutte le stelle del Piccolo Carro.
Osservati allora i più luminosi oggetti Messier ed NGC
- gli ammassi globulari: M13, M92, M22, M28, M18,M24, M15, M2, M56
- gli ammassi aperti: M29, M11, M34, M45, M103, NGC1502, NGC6940, NGC7789, NGC7160, NGC457, NGC663, NGC654, NGC884 ed NGC869, NGC752, NGC1342, NGC6709
- le nebulose planetarie: M57, M27, NGC1501, NGC7662, NGC6826
- le galassie M31, M32, NGC7331, NGC404, M110
e vedendo che seppur belli offrivano poca soddisfazione a causa del cattivo seeing, abbiamo cominciato a dedicarci alle stelle colorate confrontando i colori percepiti attraverso i dobson da 18 e 10 pollici e a differenti ingrandimenti:
Le componenti della stretta 95 Herculis che a 105x sembravano quasi dello stesso colore biancastro, a 285x si coloravano chiaramente di azzurro e ranciato; sfumature che divenivano ancora più chiare una volta confrontate con Gamma Delphini, una doppia molto simile ma dalle componenti di color giallino e azzurrino. Forse proprio per la presenza di questa gialla luminosa, la compagna azzurra qui visibile, sembrava più opaca dell’azzurra di 95 Her.
15 Aquilae già a 95x era chiaramente formata da un astro giallo e da uno rossastro; lo stesso vale anche per 52 Andromedae e 61 Cygni, in cui però, per meglio percepire il contrasto cromatico decisamente più debole, è stato necessario sfocare l’immagine o “scuotere” le stelle nel campo dell’oculare con piccoli colpetti al telescopio.
Bellissima STF3053 in Cassiopea, dagli evidenti colori giallo e azzurro: una debole “Albireo Autunnale” con un ricco sfondo stellare! Ed impressionante Almach, Gamma Andromedae, che a 190x era decisamente carica di colore: giallone la principale ed azzurro intenso la compagna.
Interessante anche 35 Cassiopeae, con la principale dai colori bianco freddo – tendente cioè all’azzurro – e con una debole compagna decisamente rossastra. Colori che ricordano le bellissime sfumature di 70 Ophiuchi ed Eta Cassiopeae, doppie più strette, più luminose, dove i due astri hanno uno scarto di magnitudine decisamente più alto e dove la componente più luminosa appare bianca o bianco-caldo, tendente cioè al giallo.
Dopo un veloce sguardo al tripletto colorato formato da SAO19757, SAO19762 e SAO 19760 visibile nei pressi di Kurah, Xi Cephei, ed un’occhiata ad Eta Persei, alla vicina STF301 e ad STT33 in Cassiopea, siamo passati alla debole ma chiaramente rossastra BD Vulpeculae vicinissima alla luminosa ed azzurra 27 Vulpeculae e a BE Camelopardalis, stella singola, visibile già ad occhio nudo e dal carico colore ranciato.
Non potevamo concludere che con uno sguardo alle variabili al carbonio più luminose del periodo, come la ramatissima V Aquilae posta ai confini con lo Scudo, dall’intenso colore e circondata da un fitto gruppetto di stelle deboli che gli fanno da sfondo;
l’arancionissima WZ Cassiopeae, vicinissima ad un astro di colore azzurro con cui disegna uno dei contrastri cromatici più belli della volta celeste;
la rossissima S Cephei capace quasi sempre di mozzare il fiato; ed infine le rosse U Camelopardalis vicinissima alla Cascata di Kemble; ed AX Cygni accompagnata da un astro azzurro e dalla debole doppia STT393, dai colori giallino e azzurrino, con cui forma uno degli angoli più colorati della volta celeste.
L’osservazione delle stelle colorate insomma sembra proprio l’ottimo compromesso quando la presenza della Luna e dell’umidità impediscono l’osservazione dei dettagli più fini degli oggetti del profondo cielo.
Cieli colorati!!!