Non poche sorprese ha riservato questa piccola costellazione
che si estende tra quella del Cigno e quella del Delfino,
in parte perciò attraversata dalla Via Lattea
e quindi, come già per altre, tempestata qua e là
da un discreto numero di coppie di astri colorati.
Cosa interessante è che la maggior parte di esse
appartiene al famoso catalogo di Flamsteed
e quindi sono tra le stelle più luminose della costellazione.
A cominciare ad esempio da 18, 19 e 20 Vulpeculae
un simpatico tripletto di stelle luminose
che circondano letteralmente l’ammasso aperto NGC6882:
18 e 20 Vul presentano lo stesso colore azzurro
mentre 19 Vul ha tonalità giallo-terra.
Gli stessi colori sono osservabili nella coppia formata
da 32 Vul e SAO89265 anche se le componenti
sono tra loro molto più distanti.
Queste due coppie di stelle mostrano un giallo
molto più spento rispetto a quello osservabile, ad esempio
in 23 Vul, che potremmo invece definire un giallo limone
e che brilla accanto a SAO88444 anch’essa di colore azzurro.
Contrasto meno accecante è invece osservabile tra
16 Vul e la vicina STT395, una coppia larga e luminosa
di colore bianco-caldo e bianco-freddo rispettivamente.
Gli stessi colori si ripetono in un’altra coppia
altrettanto luminosa: SAO88664 e la sua compagna.
Questa piccola costellazione
oltre alla bellissima nebulosa Manubrio M27
e altre piccole nebulose planetarie
è popolata da almeno due stelle triple: STT388 ed STF2676.
Ques’ultima è una rarità: due delle sue componenti infatti
presentano un contrasto cromatico tra l’arancio-ocra e l’azzurro!
Potrei dire che tra tutte le stelle triple trovate finora
quelle stelle cioè legate tra loro gravitazionalmente,
questa è quella col più evidente contrasto di colori,
anche se davvero effimero a causa della loro bassa luminosità!
Altro interessante tripletto colorato
è costituito dalle stelle 33 Vul, SAO89347 e SAO89334:
le prime sono giallo-terra e rossiccio-rame rispettivamente;
la terza invece, molto luminosa, non è vicinissima
alle altre due, ma è interessante cercarla,
perchè ha invece un colore azzurro.
Interessante pure la coppia larga e poco luminosa
formata da FI Vulpeculae e SAO89151
dai colori azzurro e ramato, ma con poco contrasto
a causa della loro bassa luminosità.
Tra i confini di questa constellazione
si trova anche una bella variabile al carbonio
ma questa… è un’altra storia.
Cieli colorati!!!
Le immagini sono tratte da skymap.org