Chissà se la luna di Kiev
è bella come la luna di Roma
chissà se è la stessa
o soltanto sua sorella…
si chiedeva Gianni Rodari in una nota poesia.
《“Ma son sempre quella!”
– la luna protesta –
“non sono mica un berretto
da notte sulla tua testa!
Viaggiando quassù
faccio lume a tutti quanti,
dall’India al Perù,
dal Tevere al Mar Morto,
e i miei raggi viaggiano
senza passaporto”》.
👉 Non potevo trovare parole migliori per presentare questi scatti, perché – senza neppure volerlo – ne sembrano meravigliosamente la raffigurazione.
È per me un umilissimo modo per dare voce a quelle voci circondate o sepolte da cumuli di macerie, per onorare, con un quasi inutile pensiero, la vita di ognuno di loro – preziosa più della Luna – eppure sbriciolata senza alcuna dignità.
Ex centro direzionale Alitalia. #Roma,
15 novembre 2024. Desaturazione del 25%.
《La vita è un nome altisonante
Mahmud Darwish
per una piccola vittoria sulla nostra morte. E vita è il tuo nome, che sorge
come luna azzurra sul bianco dell’assenza: svegliati e risorgi, non moriremo qui e ora》
Dal testo “Vorrei che questa poesia non finisse mai”. Traduzione dall’arabo di Sana Darghmouni