Se fino a pochi giorni fa sapevo solamente che NON fosse una Perseide, ORA grazie ai massimi esperti del settore sono a conoscenza di tantissime informazioni su quella luminosa meteora che con un po’ di fortuna ero riuscito ad immortalare in uno dei miei scatti al Parco Nazionale del Pollino!
Se da una parte Karl Antier dell’International Meteor Organization ( IMO ) ha verificato che fosse una meteora sporadica perché non appartenente a nessuno degli scami meteorici conosciuti, è grazie ad Albino Carbognani del progetto PRISMA dell’INAF – la Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera – che ho saputo praticamente tutto!
Come personalmente comunicatomi da lui, il bolide era stato ripreso dalle camere Prisma di Castellana Grotte e Lecce, e dalla loro triangolazione risultava un fireball di magnitudine assoluta -9, con velocità in atmosfera di circa 17 km/s e che si era completamente estinto a circa 57 km d’altezza.
Proiettando al suolo la traiettoria si vedeva inoltre che era stata percorsa da Sud-ovest verso Nord-est e che si era svolta nel mare Adriatico prospiciente a Brindisi. L’orbita seguita era di tipo Apollo, con perielio fra Terra e Venere e afelio fra Marte e Giove.
Tutti dati presenti nel database pubblico di Fripon con cui Prisma collabora e che sono visionabili a questo LINK.
Sul sito ufficiale PRISMA.INAF.it tutti possono riportare le proprie segnalazioni. E riguardo al bolide da me ripreso ce ne sono addirittura 13: tra esse anche un video ed ora anche la mia foto.
Il mio scatto NON ha apportato nulla alla ricostruzione di tutti questi dati perché fortunatamente le camere Prisma coprono completamente il territorio italiano, tuttavia mostra in parte la bellezza del fenomeno a cui neppure io ho assistito perché voltato dall’altra parte.