Due giorni di osservazioni visuali al Parco Nazionale del Pollino, uno dei cieli più bui d’Italia.

In queste due notti sotto un cielo attraversato dalla Via Lattea da una parte all’altra, col mio dobson Sky-Watcher da 18″ ho puntato ed ammirato a diversi ingrandimenti decine e decine di ammassi aperti e globulari, nebulose diffuse e nebulose planetarie, galassie e stelle colorate … con un totale di oltre 130 oggetti deep sky, se consideriamo anche le singole componenti di alcuni ammassi di galassie.

Per la prima volta ho osservato da un cirlo buio alcuni ammassi aperti nella coda di Cassiopea più difficili – come NGC609 ed NGC559 – ed erano così fitti e compatti da lasciare senza fiato. Una sorpresa anche NGC6625 nello Scudo che ho denominato ammasso Trifoglio per i tre archi che sembrano disegnare i suoi astri.

È stato bello condividere le osservazioni con gli altri visualisti presenti e di tutte le età perché la loro passione e le loro competenze sono sempre davvero stimolanti. A cominciare dal piccolo Antonio di 9 anni che col suo dobson da 25cm puntava e riconosceva i principali Messier, muovendosi agilmente tra le costellazioni ed i nomi stellari, pur essendo la prima volta che vedeva la Via Lattea.

E finendo con Oronzo Zanzarella con cui ho potuto finalmente condividere una lunga serata di osservazioni. Dall’alto della sua esperienza …e della sua scaletta, ci ha portato “3m sopra il terreno”, facendoci ammirare numerosi oggetti dal suo dobson da 60cm: i colori di S Cephei, la banda scura di NGC891, le componenti galattiche del quintetto di Stephan, di Abell 426 ed altri oggetti esotici. Ma anche globulari, nebulose ed ammassi più famosi che con quel diametro si arricchivano di luce e dettagli in modo incredibile.

Approfittando di una sua pausa mi ha lasciato manovrare questo grande telescopio intorno al centro galattico, così da ammirare la Nebulosa Cigno, la Trifida ed NGC6520, che con la nebulosa oscura che l’accompagna detta Inchiostro, è uno dei miei oggetti preferiti. Un saluto a tutti gli altri Astrofili presenti, come Giulio, Giovanni e tanti altri.

Di seguito un lungo video con tutti gli scatti ripresi di giorno e di notte, dal tramonto fino all’alba.

Le immagini della Via Lattea sono singoli scatti da 20 e 30 secondi di posa.

2 commenti su “Due giorni di osservazioni visuali al Parco Nazionale del Pollino, uno dei cieli più bui d’Italia.”

    1. Ciao Maria. Quelle che faccio al Pollino sono osservazioni personali non un evento per il pubblico. In ogni caso è un parco Nazionale quindi può raggiungerlo quando vuole ed ammirare uno dei cieli più bui d’Italia.

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