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Questa mattina, gli ospiti della Libreria Samarcanda
nel quartiere Infernetto di Roma
hanno potuto osservare al telescopio
la sottilissima falce di Venere,
che è così luminosa, infatti,
da essere visibile anche durante il giorno!
Un piccolo assaggio-di-cielo in vista della serata osservativa
pensata per lunedì 29 maggio, dalle ore 20:30 alle 22:00,
quando nel giardino della Libreria
attraverso un GRANDE telescopio da 30 cm di diametro
si passeggerà tra le costellazioni primaverili
per ascoltare alcuni dei racconti mitologici
nascosti dietro i loro nomi e quello delle loro stelle,
e per osservare la Luna, Giove con i suoi satelliti,
stelle doppie colorate ed ammassi di stelle.
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L’evento, rivolto esclusivamente agli adulti
con un massimo di 15 partecipanti,
ha il costo di 8 euro. Per aderire è necessaria una prenotazione
da fare rivolgendosi direttamente alla Libreria.
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Sono passati circa 400 anni, da quando,
Galileo Galilei, in una lettera datata 11 dicembre 1610
indirizzata all’amico Giuliano de’ Medici
ha potuto rivelare a lui e al mondo intero
una delle sue più grandi scoperte
fatte attraverso il telescopio: Venere ha le fasi!
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Non essendo ancora certo di quanto osservato
ma allo stesso tempo, volendosi garantire
la priorità di quanto stava scoprendo,
decise di nascondere il tutto nell’anagramma
“Haec immatura a me iam frustra leguntur oy”
che, letteralmente si traduce:
“Queste cose immature sono da me raccolte invano”.
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Solo qualche settimana dopo, ormai certo di quanto visto,
decise di rivelare all’amico la giusta interpretazione del testo:
«Le parole dunque che mandai trasposte,
e che dicevano “Haec immatura a me iam frustra leguntur o y”,
ordinate “Cynthiae figuras aemulatur mater amorum”
ciò è che Venere imita le figure della luna».
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Un grazie agli ospiti per la partecipazione
e soprattutto a Silvia e Grigori per l’ospitalità.
Lettere di Galileo sulla scoperta di Venere.pdf
Cieli colorati!!!