Non è passato neppure un mese dalla scoperta dell’asteroide Parthenope, ed ecco altre due buone notizie comunicate al popolo borbonico che vedono protagonista Annibale de Gasparis: Hygiea, il primo asteroide napoletano scoperto “l’anno scorso”, è stato finalmente ritrovato; e John Herschel, l’illustre astronomo inglese, ha risposto a quella lettera in cui Annibale de Gasparis gli diceva di essere riuscito a realizzare una Parthenope nel Cielo proprio come voleva lui!
Ecco le parole apparse sul Giornale del Regno:
Hygiea, il pianeta perduto
Hygiea infatti nel luglio del 1849, cioè a tre mesi dalla scoperta, si trovava oramai nelle luci del crepuscolo e giorno dopo giorno continuava ad avvicinarsi sempre di più alla congiunzione con il Sole, tanto da diventare inosservabile! A Napoli fu seguito fino al 17 luglio proprio da Annibale de Gasparis, mentre nel resto dell’Italia ed in Europa se ne persero le tracce già dalla metà di giugno!
Per rivederlo bisognava quindi aspettare che passata la congiunzione col Sole, tornasse visibile dopo qualche mese nelle luci dell’alba. Purtroppo però le poche posizioni che si avevano del pianeta sembravano insufficienti per calcolare un’orbita precisa e quindi per calcolare le posizioni che avrebbe assunto nei mesi seguenti! Così a quasi un anno di distanza dalla sua scoperta, ancora non si avevano notizie del suo ritrovamento!
A Napoli Annibale de Gasparis passava molte ore alla sua ricerca! Un lavoro che continuò anche dopo la scoperta di Parthenope avvenuta nella notte dell’11 maggio. Infatti nella lettera inviata il 13 maggio a Christian Schumacher per annuciarne la scoperta, scrive nelle ultime righe riguardo al perduto Hygiea:
“Vi ho mandato le osservazioni originali del pianeta Hygiea che arrivano fino al 17 luglio […] Benché favoriti dalla limpidezza del nostro cielo e dalla posizione geografica, non sono ancora riuscito a ritrovarlo. Magari esso è ancora piuttosto basso. Ma io raddoppierò i miei sforzi e spero di riuscirci”
Nello stesso giorno egli scrisse pure a Giovanni Santini, direttore della Specola di Padova. In quella lettera – oggi perduta – lo stesso Santini racconta che de Gasparis, riguardo ad Hygiea scriveva che
“a fronte di accurate indagini, non ha potuto riconoscerlo, lo che vuolsi attribuire alla sua debolezza e molta distanza dalla terra!”
Atti, Istituto veneto di scienze, Venezia 1850, pag. 12.
Hygiea, il pianeta ritrovato
Era la metà di maggio e mancavano solo poche settimane per poter finalmente leggere sull’Astronomische Nachrichten, il bollettino astronomico di Altona, la lettera dell’astronomo Heinrich Louis d’Arrest datata 6 aprile, con la quale comunicava alla comunità scientifica che Hygiea era stato ritrovato ed osservato a Berlino dall’astronomo Johann Gottfried Galle!
Non poche righe, nelle quali tuttavia l’astronomo tedesco oltre a dire che il pianeta appariva molto debole e che non si era molto allontanato da dove ci si aspettava che fosse, non condivise alcuna posizione o informazione che potesse aiutare a ritrovarlo altrove!
Come abbiamo appena letto dal Giornale del Regno però, Galle non fu affatto l’unico a riuscire a rivederlo: anche il nostro Annibale de Gasparis infatti ci riuscì, osservandolo da Napoli quasi due mesi più tardi ma senza alcuna mediazione dell’astronomo tedesco!
Poche sono le fonti che ci restano di quei giorni! È solo grazie a Giovanni Santini se ancora oggi sappiamo che il giorno del ritrovamento fu il 7 giugno e se conosciamo che Annibale de Gasparis
“giunse a riconoscerlo colla scorta di una piccola effemeride manoscritta da me calcolata […] che gli aveva trasmesso per dirigerne la ricerca”.
Annali di fisica dell’abbate Francesco Zantedeschi, 1849-1850, pag. 387.
Il ritrovamento fu comunicato all’Accademia delle scienze di Napoli l’11 giugno da Leopoldo del Re, direttore interino dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, assieme alla nota sulla scoperta di Parthenope, con queste parole:
“Mancherei ad uno degli obblighi più solenni di mia carica, qualora tralasciassi di darvi un succinto ragguaglio sul ritrovamento fatto alla nostra Specola R. dal distintissimo sig. de Gasparis del pianeta da lui discoperto nell’aprile dello scorso anno, Igea Borbonica. Oltre al proprio impegno ad ottenere scopo siffatto, era stato lo scopritore soventi volte da me premurato ad occuparsene, qualora fosse possibile, con maggiore alacrità, avuto pur riguardo a ciò che dall’egregio astronomo di Padova, sig. Santini, ripetevasi in varie sue lettere, una delle quali […] finiva sui ne’ seguenti detti allusivi alla importanza della attuale riapparizione -che, cioè, soprattutto dobbiamo attenderci dalla vigilanza degli astronomi napolitani, favoriti da un buon clima e provveduti di eccellenti strumenti-. Ma indarno finora eransi versate tutte le sue veglie, sollecitudini ed assidue indagini.
L’asteroide infatti aveva negli ultimi mesi attraversato lo Scorpione e il Sagittario e solo “ora” stava venendo fuori dal calderone di stelline della Via Lattea in cui si mimetizzava!
Trattavasi, o signori di riconoscere un atomo planetario fra la sterminata moltitudine di stelline che sono nella regione di cielo da sottoporsi a disamina, la quale cade in una parte della via lattea. Sembrava quindi pressoché vana ed inutile ogni ricerca”.
“Intanto la solerzia ed indefessa applicazione del medesimo sig. de Gasparis è riuscita a vincere tutte le difficoltà; in guisa che nella scorsa notte mi è stato dato di rivederlo”.
Rendiconto delle adunanze e de’ lavori dell’accademia napolitana delle scienze, tomo IX, 1850, pag. 139.
La risposta di John Herschel
Con la scoperta di Parthenope e il ritrovamento di Hygiea le settimane tra maggio e giungo del 1850 per Annibale de Gasparis furono piene di sorprese e soddisfazioni.
E non era ancora finita, perché la ciliegina sulla torta fu la lettera ricevuta da Londra da parte di John Herschel con le bellissime parole che l’astronomo inglese gli aveva riservato: un onore così importante da essere raccontato appunto anche sul Giornale del Regno delle due Sicilie!
Fino all’agosto del 2022 parte del contenuto di quella lettera giungeva fino a noi proprio da quanto raccontato da Leopoldo del Re sul Giornale del Regno e quindi SOLO attraverso quelle parole, che diventavano perciò l’UNICA fonte di quanto John Herschel scrisse ad Annibale de Gasparis riguardo alla realizzazione di una Parthenope nel Cielo!
Circa una settimana prima, sullo stesso Giornale fu pubblicato il calcolo dell’orbita di Parthenope fatto da Emmanuele Fergola da Capodimonte ed inviato al direttore del Giornale sempre da Leopoldo del Re. Parole in cui manca qualunque riferimento alla lettera di Herschel:
Ma fortunatamente nel settembre del 2022 il dott. Mauro Gargano ritrova a sorpresa il manoscritto di Herschel assieme ad altri 6 documenti considerati perduti.
Da allora possiamo gustarci TUTTE le parole che l’illustre astronomo riservò ad Annibale de Gasparis per la scoperta di Parthenope: un dettaglio davvero prezioso a completamento della storia della scoperta dell’asteroide napoletano.
“Signore, accetti le mie più sincere congratulazioni per la scoperta di Parthenope. Spero che ne aggiunga presto un altro alla lista ( ? Circe Themis? Eufrosine) e che sia il primo ad ottenere una Triplice planetaria corona. […] Sono molto lusingato dal suo aver considerato Parthenope un nome buono ed appropriato. Le sue sorelle Sirene Leucosia e Ligeia sono entrambe specificabili, il primo non essendo un nome ben conosciuto, l’altro perché troppo simile ad Hygiea”.
John Herschel ad Annibale de Gasparis, 27 maggio 2022
Nella lettera, dopo averlo ringraziato per aver accettato il nome Parthenope da lui proposto, l’astronomo inglese augurava al nostro de Gasparis di cingersi il capo di una triplice planetaria corona, di scoprire cioè un terzo pianeta “tutto suo”!
In quegli anni infatti quelli che oggi chiamiamo “asteroidi” erano ancora considerati pianeti al pari di tutti gli altri e con la scoperta di Parthenope, Annibale de Gasparis, dopo Olbers, Hencke e Russel Hind, era diventato il quarto astronomo al mondo ad averne scoperti due!
Un augurio che si realizzerà in meno di 6 mesi!! Anche se solo dopo Russel Hind, che riuscì a precedere Annibale de Gasparis di poche settimane con la scoperta di Victoria!
Cieli colorati!!
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Si ringranziano
la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma
per la riproduzione e la pubblicazione delle immagini del Giornale;
La Staatsbibliothek zu Berlin per la riproduzione
e la pubblicazione della lettera di Schumacher
Questo articolo è parte di un grande racconto che parte da qui!